Non preoccupatevi, non stiamo parlando di un viaggio nel tempo, ma dei risultati del Global Exhibition Barometer di Ufi (The Global Association of the Exhibition Industry): per le fiere il 2023 sarà l’anno del ritorno ai livelli di attività pre-pandemia nella maggior parte del mondo. Il Barometer è uno dei più importanti indicatori sullo stato di salute del settore fieristico e sulle sfide da affrontare e coinvolge un numero significativo di operatori (a questa edizione del sondaggio hanno partecipato 351 aziende da 61 Paesi).
Il primo dato confortante riguarda il livello di attività nel 2023: nella seconda parte dell’anno il 90% delle aziende si aspetta un ritorno alla normalità, mentre i periodi di ridotta attività o inattività sembrano più legati al calendario (luglio, agosto e dicembre generalmente ospitano poche fiere) che al Covid. L’Italia è tra i Paesi con performance migliori della media (il 94% dichiara attività normale nel secondo semestre) mentre la Cina è ancora sotto la media (74%, ma va confrontato con il 29% della rilevazione di 6 mesi fa).
Il ritorno alla normalità si traduce in una crescita dei fatturati: secondo le previsioni nel 2023 si raggiungerà in media il 97% del fatturato registrato nel 2019 (era il 78% nel 2022), anche qui con differenze tra aree geografiche e Paesi: Centro e Sud America stimano di superare il fatturato generato pre-pandemia e l’Europa di arrivare allo stesso livello del 2019. Per l’Asia Pacifico invece si ipotizza un livello ancora sotto la media globale, con la Cina che si stima raggiungerà il 74% dei ricavi 2019.
Tra i fattori considerati più importanti le sfide di gestione interna sono citate dal 21% delle aziende (tra esse spiccano la gestione delle risorse umane e i cambiamenti al modello di business); l’impatto della digitalizzazione è citato dal 17% e all’interno di questa categoria sono particolarmente sentiti la necessità di rispondere ai bisogni di digitalizzazione dei clienti e lo sviluppo di nuovi prodotti digitali/ibridi.
Proprio la digitalizzazione è oggetto del focus di questa edizione del sondaggio: il 64% ha aggiunto prodotti/servizi digitali a fiere esistenti (ad esempio app, digital advertising, digital signage), il 55% ha digitalizzato i processi interni (era il 49% un anno fa) ma un numero minore di aziende ha sviluppato una strategia di trasformazione digitale per l’intera società (33%, anche se in crescita rispetto al 2022) o per le fiere (27%, in calo rispetto alla rilevazione dell’anno scorso).
Per la prima volta è stata introdotta una domanda sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale e sull’attuale utilizzo: a livello globale le aree in cui ci si aspetta un maggiore impatto sono Vendite, Marketing, Customer Relation (62%), Ricerca e Sviluppo (58%), Realizzazione della fiera (45%). Si tratta delle aree in cui l’Intelligenza Artificiale è anche più usata, sebbene le percentuali di utilizzo siano ancora piuttosto basse e pari rispettivamente al 22%, 19%, 10%.
Potete trovare il report completo a questo link.