App e passaparola: come cambiano gli acquisti

La Generazione Y, o Millenial Generation, cioè i nati tra il 1980 e il 2000, pensa ancora che il face to face sia utile? Un paio di articoli usciti nei giorni scorsi possono aiutare a dare delle risposte a questa domanda.

Sul New York Times è apparso un articolo sullo sviluppo di app nel settore automobilistico per contrastare la disaffezione della Millenial Generation verso i concessionari di automobili. Attraverso la realtà aumentata i produttori di auto danno la possibilità di vedere in 3D l’interno dell’auto e anche di “provarla” usando un tablet o uno smartphone.

Detta così non sembra una buona notizia per il face to face (e quindi per le fiere). In realtà l’articolo cita una ricerca sulla percezione delle auto e sul processo d’acquisto della Generazione Y che lascia aperta una porta alla speranza. E’ vero il rapporto con il concessionario non è poi così solido (niente pressioni, poche interazioni) e tablet e smartphone sono usati per valutare un acquisto, ma è anche vero che le nuove generazioni si affidano alle informazioni della forza vendita e ricorrono al passaparola  più di quanto accadeva in passato (43% contro il 28% della generazione precedente e il 32% dei Baby Boomer). Inoltre, direi sorprendentemente, gran parte del passaparola avviene face to face (90%, contro il 41% su blog e forum e 36% via email).

Probabilmente siamo davanti ad un nuovo modo di intendere il processo d’acquisto, ma sembra che in tutto questo il face to face abbia ancora un senso.