UBM scalzerà Reed dalla vetta?

AMR International ha pubblicato pochi giorni fa la classifica dei primi 20 organizzatori di fiere al mondo in base al fatturato proforma 2016: Reed continua a mantenere la testa della classifica e UBM è al secondo posto ma la distanza tra i due si è ridotta sensibilmente: mentre Reed raggiunge 1,3 miliardi di dollari di fatturato, UBM supera la soglia di 1,1 miliardi di dollari (erano 964 nel 2015). Evidentemente la strategia “Events First” sta dando i suoi frutti.

classifica-amr_2016

E a proposito di “Events First” e dell’obiettivo dichiarato di diventare il primo organizzatore di eventi B2B al mondo, è dello stesso giorno la notizia dell’acquisizione da parte di UBM di Allworld Exhibitions, organizzatore di fiere con una forte presenza in Asia (51 fiere e un fatturato di poco meno di 100 milioni di dollari). L’accordo è stato concluso alla cifra di 485 milioni di dollari.

C’è da aspettarsi un 2017 frizzante tra alleanze e acquisizioni? Vi terremo aggiornati, ma intanto se volete potete leggere su Exhibition World gli articoli sulla classifica dei top player e dell’acquisizione di Allworld.

 

Concorrenza e cambiamento

La fiera dedicata ai pneumatici che si tiene ogni 2 anni a Essen (Reifen), a partire dalla prossima edizione si sposterà in un’altra città, per la precisione Francoforte, e si terrà in contemporanea ad Automechanika, la più importante fiera dedicata all’after market per il settore automotive. Alla base della decisione, secondo l’amministratore delegato della fiera di Essen, c’è la volontà di sfruttare le sinergie tra i due segmenti “perché il tema del servizio auto sta diventando sempre più rilevante nel settore pneumatici e, inoltre, i pneumatici stanno diventando sempre più importanti nel settore automobilistico”.

La mossa si spiega anche con la decisione della Fiera di Colonia di lanciare per il 2018, in piena sovrapposizione su quelle che sarebbero state le date di Reifen, una nuova fiera dedicata ai pneumatici (Tire Cologne), con l’appoggio dell’associazione che aveva sempre sostenuto Reifen.

Naturalmente questa decisione spariglia le carte, modifica i rapporti di forza e fa riflettere: prima di tutto perché mostra che le anche le fiere tedesche si fanno concorrenza tra loro e la tradizionale ripartizione settoriale tra città non è necessariamente sempre rispettata, e poi perché evidenzia la necessità di adattarsi al mercato per non perdere terreno e scomparire, insomma “The challenge of change” di cui abbiamo parlato la scorsa settimana nel seminario UFI.

Il settore automotive è un bell’esempio di “challenge of change”: molte fiere non sono sopravvissute alla crisi e ai cambiamenti in atto nel settore, altre hanno cercato una trasformazione, a volte con successo e a volte no: vedremo quali saranno i prossimi passi dei due litiganti, intanto se volete leggere l’articolo completo potete cliccare qui.

 

La parte globale delle fiere

Dal 4 al 6 settembre a Parigi si è tenuto il Global Event Summit. E’ un momento di confronto e networking organizzato dagli inglesi per gli inglesi. Tuttavia, alla terza edizione per di più questa volta sul continente, posso dire che l’evento è interessante per tutti gli operatori internazionali. D’altra parte essendo le multinazionali dell’organizzazione fieristica soprattutto inglesi –e olandesi- non c’è da stupirsi.

Quando avrò tempo mi toglierò lo sfizio di fare una ricerca storica sui legami del vecchio capitalismo mercantile dell’impero britannico e di quello anseatico del mare del nord …

Cosa si dice dalle parti di Reed, UBM, Clarion, …. ,a anche Comexposium (visto che eravamo a Parigi), Messe Frankfurt (e come possono mancare …) ? Al di là di interessanti case history e di modelli di business che funzionano o anche non funzionano, si parla di persone. Si parla di storie di uomini (e qualche donna) che hanno creato aziende e hanno vissuto avventure emozionanti, in paesi un tempo sconosciuti e oggi affermate realtà sui mercati mondiali. Ma si parla anche di uomini che oggi fanno business in paesi difficili con risultati eccezionali data la crisi –la Grecia (!), l’Ucraina- con grande dignità e senso del proprio luogo di appartenenza. Persone che si preoccupano di dare una continuità alle loro imprese, sia che si tratti di multinazionali che di piccole realtà. Un leit motive infatti era: dove prendete le persone ? come le fate crescere ? come  promuovere l’immagine della nostra industria nei confronti delle università e dei giovani più promettenti ?

Vi diamo appuntamento al prossimo post sui corsi di Accademia di Fiera Milano e a quelli sulle attività dell’UFI Education Committee

Luglio, tempo di bilanci

Nelle ultime settimane sono uscite un pò di notizie riguardanti i dati di bilancio di grandi operatori fieristici. I quartieri fieristici tedeschi hanno pubblicato i bilanci relativi al 2011: la Fiera di Francoforte ha chiuso l’anno con un fatturato record di 467,5 milioni €, generati da 100 fiere in Germania e all’estero, che hanno attratto 3,4 milioni di visitatori e poco meno di 70.000 espositori. Le 63 fiere organizzate all’estero hanno generato una parte consistente del fatturato (28,3%) e tra esse spicca l’Asia, dato che più dell’80% dei ricavi esteri derivano dalla consociata asiatica.

Anche la Fiera di Monaco ha annunciato risultati positivi: il fatturato del gruppo nel 2011 è stato pari a 222,5 milioni € e, secondo quanto dichiarato, espositori e visitatori sono cresciuti rispettivamente del 5 e del 9%. Per la prima volta da quando è stato inaugurato il nuovo quartiere la Fiera di Monaco ha generato utili in un anno in cui non era in calendario BAUMA, la loro fiera di edilizia.

Reed Exhibitions e UBM hanno pubblicato i dati del primo semestre 2012: entrambi hanno registrato tassi di crescita a 2 cifre. La divisione eventi di UBM ha riportato un fatturato di circa 300 milioni € nei primi 6 mesi del 2012 (+31,6%), di cui il 31% proveniente dai mercati emergenti. Gli eventi organizzati sono stati 225, di cui 170 fiere.

Reed Exhibitions ha registrato un fatturato di circa 620 milioni € nei primi sei mesi del 2012 (+32%). Ancora una volta i mercati emergenti (e gli Stati Uniti in questo caso), sono indicati come propulsori della crescita, guidata da un mix tra lanci di nuove fiere (15) e una politica selettiva di acquisizioni di piccole dimensioni.

 

Primi risultati per il 2011

La newsletter Exhibition Pilot riporta i dati preliminari di chiusura per il 2011 dei maggiori player fieristici.

La Fiera di Francoforte riporta risultati record (€457 milioni, il 28% dei quali dall’estero) e prevede per il 2012 di superare la soglia dei 500 milioni €. UBM stima per il 2011 un fatturato di €470 milioni e nel 2012 secondo le previsioni crescerà a €503 milioni.

Il fatturato 2011 di Reed e GL Events, primi 2 in classifica, si prevede in un range che varia tra €770 e €790 milioni: se i risultati finali confermeranno il calo del 3% del primo semestre (Reed) e la crescita dell’8% dei primi 9 mesi (GL), diminuirà la distanza tra i 2 maggiori player di settore

Fiera di Francoforte scelta per il padiglione tedesco di Expo 2015

Il Ministro dell’Economia tedesco ha selezionato la Fiera di Francoforte per organizzare il Padiglione Tedesco durante Expo 2015 a Milano.

Dietmar Schmitz, commissario generale per le politiche fieristiche del Ministero Federale dell’Economia e Tecnologia (BMWi) ha detto che, rispetto agli altri candidati, la proposta della Fiera di Francoforte rispondeva meglio alle richieste del Ministero.

Expo 2015 si svolgerà dal 1°maggio al 31 ottobre 2015, il tema sarà “Feeding the planet, energy for life”

Risultati positivi per la Fiera di Francoforte

Il 2010 si è chiuso con risultati positivi per la Fiera di Francoforte: il fatturato consolidato è pari a 448,3 milioni €. Circa un quarto del fatturato è stato generato all’estero (113,8 milioni €), in particolare dalla consociata asiatica (77,5 milioni € di fatturato). Gli utili ante imposte sono pari a 41,8 milioni €.

Nel 2010 la Fiera di Francoforte ha organizzato n tutto il mondo 87 fiere, con 2,4 milioni di visitatori e 68.500 espositori.