Ufi è tornata a Milano

Ufi è tornata a Milano a 90 anni dalla sua fondazione e a 67 anni dall’ultimo congresso ospitato in città: dal 4 al 7 novembre il centro congressi MiCo hanno ospitato l’82esimo congresso dell’associazione di riferimento nel settore fieristico mondiale, con Fondazione Fiera Milano nei panni di società ospitante. Più di 480 partecipanti (il congresso UFI più grande di sempre!) provenienti da 53 Paesi si sono riuniti per confrontarsi sul futuro del settore fieristico e per immaginarsi le fiere nel 2030.

Il programma è stato come sempre articolato e ha ospitato interventi non solo fieristici in senso stretto, ma utili per inquadrare il contesto: l’apertura dei lavori è stata affidata al futurologo Vito di Bari, che ha introdotto la platea al mondo del 2030, poi è stata la volta di due panel che hanno avuto per protagonisti professionisti del mondo fieristico che hanno discusso del coinvolgimento delle nuove generazioni e dell’attrazione dei talenti verso un settore spesso, a torto, percepito come poco appetibile. L’ultima giornata di congresso è stata occasione per ascoltare l’intervento di Jochen Witt, sempre molto incisivo nel proporre una lettura che spazia dai temi macroeconomici alle tendenze di settore, e per chiudere i lavori con Andrew Keen, per il quale “internet non è la risposta”.

Il congresso è stato l’occasione per accogliere il nuovo presidente UFI per il 2015/2016, Sergey Alexeev, e per salutare il direttore generale Paul Woodward, che lascia il posto a Kai Hattendorf, proveniente da Messe Frankfurt, ma gli avvenimenti non si sono esauriti all’interno del centro congressi: c’è stata l’opportunità di vivere una serata di spettacolo, musica, cucina ed emozioni e di cogliere i volti di una città dinamica e in trasformazione.

 

La Cometa arriva a Milano

Domani sera una Cometa solcherà il cielo di Milano: durante una cerimonia aperta a tutti i milanesi, infatti, verrà illuminata la copertura del MiCO – Milano Congressi, disegnata da Mario Bellini.

Appuntamento alle 17.30 per una visita agli spazi del Centro Congressi, che ospiterà una galleria di immagini storiche del quartiere fieristico e opere dell’associazione Amici di Miart. Alle 18.30 la Cometa verrà illuminata e alle 19.30 l’auditorium ospiterà il concerto dell’Orchestra Verdi.

Un’occasione per godersi uno spettacolo suggestivo in una cornice originale e per visitare uno dei nuovi punti di riferimento di Milano!

Per saperne di più potete visitare il sito di Fondazione Fiera Milano

Il marketing della scatola vuota

Ieri si è svolta al MiCo una tavola rotonda organizzata da Fiera Milano Congressi e dal Comitato Italiano di ICCA (l’associazione che raccoglie i protagonisti della filiera congressuale di tutto il mondo). L’incontro era intitolato “Il congressuale internazionale, molto più di un settore dell’industria del turismo, ma vero motore per l’economia nazionale: case history dei membri ICCA”.

Il denominatore comune delle esperienze raccontate è la convinzione che i congressi troppo spesso siano considerati solo un veicolo per generare flussi turistici, mentre in realtà c’è molto di più: lo sviluppo di conoscenza generato dall’interazione tra le competenze dei singoli. Insomma, un congresso itinerante va dove esiste un mercato, rappresentato dagli esperti di un settore, da centri di ricerca, ospedali e università, da una domanda per una soluzione a problemi che affliggono una comunità. Di questo sono consapevoli ad esempio a Singapore, dove l’ente del turismo si è posto degli obiettivi di sviluppo lungo più traiettorie, integrati in una visione strategica a lungo termine.

Se non si tiene in considerazione questo aspetto si rischia di fare la fine della città spagnola in cui è stato costruito un centro congressi da 1.700 posti avendo solo 100 camere d’albergo a disposizione e, come ha efficacemente sintetizzato l’amministratore delegato di ICCA, Martin Sirk, di fare del marketing della scatola vuota, privilegiando il contenitore ma scordandosi il contenuto.