Brexit e fiere

La notizia di oggi è che nel referendum sulla permanenza nell’Unione Europea, la popolazione britannica ha votato per uscire: i mercati hanno reagito come ci si aspettava, cioè male, e l’incertezza sulle conseguenze del voto cresce.

Quale sarà il futuro delle fiere dopo la Brexit? Riportiamo le parole di Sergey Alexeev e Kai Hattendorf, rispettivamente presidente e direttore generale di UFI: le fiere e gli altri tipi di eventi sono di vitale importanza nei momenti difficili; le aziende continueranno a incontrarsi in fiera e ci saranno occasioni per scambi, collaborazioni e commerci; le fiere continueranno a rendere possibili incontri di persone di diverse nazioni, culture, religioni, creando opportunità di sviluppo per i rispettivi settori e le economie nel loro complesso.

UFI continuerà a sostenere la facilità degli spostamenti per consentire alle persone di partecipare alle fiere e fare business, a prendere posizione in favore di regole e leggi trasparenti sul commercio, a difendere l’apertura e lo scambio tipici dell’industria del “face to face”.

 

 

Senza rimpianti?

Qualche giorno fa il sindaco di Londra Boris Johnson ha approvato, apparentemente senza rimpianti, la demolizione del quartiere fieristico di Earls Court all’interno di un progetto di riqualificazione di un’area di più di 30 ettari nel pieno centro di Londra.

Non si può dire che lo stato d’animo del primo cittadino sia condiviso dai rappresentanti dell’industria fieristica britannica: a giudicare dai commenti che hanno infiammato i social media nei giorni successivi sembra che molti siano contrari all’abbattimento della struttura, perché verrà ridotto lo spazio espositivo in città (60.000 metri quadrati in meno) e le sedi esistenti non sarebbero in grado di accogliere fiere ed eventi finora ospitati a Earls Court. Alcuni per la verità pensano sia un’opportunità per il settore (Earls Court in fondo ha i suoi anni…)

Cosa accadrà? Qualcuno propone di costruire un nuovo quartiere e si lanciano ipotesi sul luogo più adatto, qualcuno suggerisce di usare sedi alternative come la O2 Arena. Il dibattito è in corso, seguiremo gli sviluppi

 

 

Location di seconda mano

GL Events ha messo in vendita la struttura che ha ospitato le partite di pallacanestro durante le Olimpiadi di Londra. Sappiamo che GL Events è da sempre fornitore di strutture per Olimpiadi e grandi eventi sportivi e musicali: durante i Giochi di Londra ha fornito strutture temporanee per 170.000 metri quadrati.

La Olympic Basketball Arena è la struttura temporanea di maggiore dimensione mai realizzata per un’Olimpiade: chi la comprerà? GL punta sui mercati sportivi emergenti come Brasile, Russia, Cina, Medio Oriente, ma non disdegna gli Stati Uniti.